Quadrato d'oro

Con l'espressione Quadrato d'oro (Arabo ﺍﻟﻤﺮﺑﻊ الذهب, al-Murabbaʿ al-dhahab) fu chiamato in Iraq un gruppo di quattro generali favorevoli alle Potenze dell'Asse, che fu promotore di un colpo di Stato in Iraq nel 1941 per rovesciare il dominio britannico.

Il «Quadrato d'oro», composto dal generale Ṣalāḥ al-Dīn al-Ṣabbāgh (comandante della III Divisione), dal generale Kāmil Shabībī (Comandante della I Divisione), dal generale Fahmī Saʿīd (comandante delle Forze meccanizzate) e dal generale Maḥmūd Salmān (comandante dell'Aeronautica), tentò di condizionare la politica governativa, forte della consapevolezza che i vertici delle forze armate irachene erano tra i pochi a godere stabilmente di regolare addestramento all'estero e quindi delle conoscenze e delle competenze tecniche e, spesso, intellettuali necessarie anche per l'amministrazione della cosa pubblica.

La pressione delle forze armate, dopo il fallimento dell'esperienza "progressista" del 1936 del generale curdo Bakr al-Ṣidqī, si espresse ancora una volta con il tentativo di imprimere una svolta politica in senso nazionalistico all'Iraq, contrastando in ciò la Corona, di decisi sentimenti filo-britannici dopo la breve parentesi del re Ghāzī, scomparso in seguito a un incidente automobilistico, che aveva mostrato sentimenti di simpatia per l'Asse.


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